DAC Blues

Racconti di Blues

DAC Blues nascono a Roma nel 1998 dalla passione di Massimo Bevilacqua (chitarra acustica, voce, stomp box ), Emiliano Tulimiero (armonica, kazoo, washboard), che, dopo essersi incontrati casualmente, decidono diffondere una loro passione comune: il Blues, ed in particolare, il Blues acustico. L’ idea di unire esperienze e culture musicali simili apparve subito affascinante e i due iniziarono ad intrecciare i loro strumenti con idee legate alla tradizione e ai classici del Blues e, dopo qualche mese di intenso lavoro, il duo si affaccia sulla scena del nightclubbing, romano e nazionale, con una lunghissima serie di live

Numerosissime le partecipazioni a rassegne e festival Blues nazionali ed internazionali per citarle tutte, ne ricordiamo però alcune particolarmente significative come il festival Macchia Blues Festival (Isernia, edizioni 2008 e 2015), il concerto organizzato dal ministero della Cultura “ Musei in Musica”, l’incarico ricevuto da Roma Capitale per organizzare il primo Blues Festival di Roma (edizione 2010), la serata del Vallemaggia Magic Blues (edizione 2024) e tantissime altre.

Con l’obiettivo di divulgare la storia, la cultura, le tradizioni e le leggende del mondo del Blues, nel 2015 il duo scrive uno spettacolo, intitolato “Racconti di Blues” un viaggio musicale e narrativo nel cuore del Blues; uno spettacolo di 2 atti che attraversa cronologicamente tutto il periodo storico americano dalla fine dell’800, fino agli anni’80 dove vengono trattati temi come la schiavitù ed il lavoro nei campi di cotone, l’amore non ricambiato, la grande depressione economica, ma anche la voglia di riscatto, la speranza di una vita migliore e la tenacia nel rincorrerla. Ogni canzone viene eseguita dal vivo e accompagnata da alcune slide che sono proiettate, per ripercorrere le tappe più importanti di una musica che non si è mai limitata ad essere un qualsiasi genere musicale ma che ha cambiato radicalmente la storia della musica e del mondo degli ultimi due secoli.
Questo spettacolo viene tuttora presentato principalmente in piccoli teatri e nelle scuole (alunni tra 8 e 18 anni) tra l’Italia e la Svizzera, dove il duo concentra la propria attività musicale
Dopo centinaia di concerti, viene alla luce un disco autoprodotto, il cui titolo, appunto, è “Racconti di Blues” in continuità con lo spettacolo teatrale, nel quale si offre una rivisitazione di classici del Blues ripensati e riarrangiati in chiave acustica e nella tecnica chitarristica del fingerstyle la cui promozione è prevista a partire da da Marzo 2025 e consisterà in una lunga serie di concerti dove il disco verrà presentato e suonato interamente dal vivo.
 
La passione per questo genere di musica, troppo spesso trascurato e dimenticato, traspira in ogni frase cantata e suonata, dando così vita ad uno spettacolo vario, coinvolgente, insomma…da non perdere!
 
“Nella musica che suoniamo, potremmo talvolta anche avere una visione moderna , ma l’importante è lasciare quel sentimento forte e contemporaneamente indelebile, tipico del Blues, che è dentro di noi quando suoniamo e che vogliamo trasmettere a chi ci ascolta…; da anni suoniamo il Blues, quello vero, sudato ed ogni sera tutte le note, tutte le gocce di sudore, tutte le lacrime, e tutte le risate sono diverse dalle altre…”

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Massimo Bevilacqua
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