Biografia
Massimo Bevilacqua
Ho la fortuna di nascere in una delle città più belle e contraddittorie del mondo, Napoli (5/10/1970), inizio da molto piccolo ad ascoltare la musica e a 16 anni incontro ciò che avrebbe cambiato la mia vita per sempre: il Blues! Inizio a suonare la chitarra acustica, prima come autodidatta, poi con alcuni importanti nomi del panorama Blues napoletano; pur ascoltando le diverse forme del Blues, immediatamente mi innamoro del Blues acustico, quello del Delta, ricco di storie, leggende, tradizioni e note struggenti, appassionandomi alla tecnica del Fingerpicking, che oggi insegno privatamente a Roma, dove attualmente vivo.
E così, parallelamente allo studio dello strumento, inizio a ricercare, leggere, studiare testi e personaggi della cultura Blues. Frequentando il circuito Blues napoletano, conosco Giancarlo Greca, attuale compagno di musica, con il quale fondo il mio primo duo acustico, il Wordsworth and Coleridge Blues Duo e con lui inizio i primi live nel circuito dei locali di Napoli e provincia; dopo pochissimo tempo formo la mia prima band elettrica, la Crossroad Blues Band, con Stefano Piccirillo al basso e Sebastiano Jodice alla batteria ed è con questo quartetto che l’attività live diventa veramente importante; negli anni ’90, infatti, suoniamo dovunque, particolarmente al Centro-Sud ed è con questo gruppo che registro il mio primo disco: Bread (1994).
Dopo qualche anno di concerti e qualche decina di migliaia di chilometri, gli ultimi anni del millennio li spendo principalmente, oltre che nella fidata Crossroad Blues Band, con due altri gruppi: i Soul Tanto (con Lino Muoio alla chitarra ed Angela Vecchio alla voce), e il sestetto dei Butter Cookies (Gaia Fusco alla voce, Riccardo Piccirillo alla chitarra, Manuel Carbone alla batteria, Massimo “Zio Muddy” Furio all’armonica, Stefano Piccirillo al basso) con il quale partecipiamo a numerosissimi festival e rassegne di rilevanza nazionale. Nel 1998, la mia natura “acustica” prende di nuovo il sopravvento e, con Lino Muoio, attuale chitarra-mandolino dei Blue Stuff, pubblico un cd totalmente acustico “Fingerin’”, che include alcuni standard Blues, rivisitati in chiave acustica.
Il 2001 è l’anno del trasferimento a Roma dove incontro la cantante Barbara Rinaldi e con la quale fondo i SunDevil, un duo acustico che, ancora oggi, rappresenta un impegno musicale molto intenso e con il quale, nei club di Roma e del Lazio, proponiamo, oltre ai “normali” concerti essenzialmente basati su rivisitazioni fingerpicking della tradizione del Delta Blues, uno spettacolo musicale-teatrale, “Racconti di Blues”, nel quale racconto la storia del Blues, attraverso la musica suonata dal vivo, ma anche tramite la narrazione e l’interazione con il pubblico attraverso audiovisivi (foto, disegni, diapositive); da molti anni, e con molta soddisfazione e riscontro di pubblico, questa formula di spettacolo inizialmente scritta per le scuole elementari-medie, viene inscenata, oltre che negli istituti scolastici, anche in teatri, caffè letterari, librerie, ed, in generale, negli spazi coerenti con questo concerto-spettacolo.
Grazie all’incontro con Emiliano Tulimiero (armonica) ed il mio amico/fratello Aldo Murgia (basso), che ora, con il suo sorriso, ma soprattutto con il suo basso, delizia le orecchie degli angeli, parallelamente, fondo il DAC Blues Trio con il quale tuttora siamo impegnati in un’intensa attività live. Come molte cose della vita, è il puro caso che mi rende protagonista di un altro incontro che segnerà la mia strada musicale, quello con la cantante Delia Morelli, con la quale inizio due progetti musicali paralleli: un trio acustico in stile “honky tonk”, con Francesco Visco al pianoforte, ed i Made in Blues, duo acustico con il quale partecipo a numerosi importanti festival in Italia e con il quale, ogni anno, abbiamo il privilegio di suonare anche oltre oceano (Mississippi, Texas, Tennessee) respirando a pieni polmoni l’inconfondibile, incomparabile, ed indimenticabile … Aria del Blues. Dopo 25 anni di musica, se dovessi fare un bilancio, direi che ho avuto molto e non credo di essere nella posizione di poter chiedere qualcosa se non quello che scaturisce quotidianamente dal mio impegno e dalla mia passione; ho imparato la geografia viaggiando per andare a suonare ovunque, ho avuto la fortuna di incontrare persone e musicisti meravigliosi, con molti dei quali tuttora collaboro, dopo 25 anni … come? Se, invece, potessi ancora chiedere qualcosa? Niente, solo … “Suonare, ancora, sempre, ovunque”.